Nel 1982 la SEGA distribuisce Pengo in sala giochi. Un rompicapo a metà tra Pac Man e Bomberman dove un pinguino (che somiglia moltissimo alla mascotte di Linux) deve schiacciare con i blocchi di ghiaccio i nemici. Sempre tre cattivi sullo schermo, appena se ne schiacciava uno, ne appariva un altro. Ad inizio livello, si vedevano 3 blocchi lampeggiare. Memorizzando quei tre blocchi, sapevamo che quelli contenevano 3 nuovi nemici che sarebbero spuntati non appena ne avremmo schiacciato uno o più di uno. Obiettivo principale, schiacciare tutti i nemici. Quando ne rimaneva soltanto uno, questo scappava ad uno dei quattro angoli e non era necessario schiacciarlo per forza, il livello lo si passava ugualmente. C’era poi il bonus dei mattoncini con il rombo. Ogni livello aveva 3 di questi mattoncini, che non potevano essere rotti. Se si riusciva a formare una linea orizzontale o verticale, si otteneva un bonus di 10.000 punti se non si usavano i bordi del livello oppure di 5.000 se si allineavano ad un bordo. Gioco di una difficoltà mostruosa, si riusciva a fare due o tre livelli prima di soccombere ai nemici che erano molto più intelligenti dei fantasmini di Pac Man. Per questo il livello di madonne era quasi alla pari di Ghosts’n’Goblins. E voi ci avete giocato da piccoli? Raccontatecelo nei commenti e venite a giocarlo on-line qui a fondo pagina. Vi aspettiamo