Nel 1987 il mondo conosce per la prima volta i Simpson ed ecco che pochi anni dopo, nel ’92, la Acclaim porta subito Bart dentro un videogioco. Bart vs the Space Mutants arriva su console ed home computer praticamente su qualsiasi piattaforma. Qui oggi recensiamo e giochiamo quella per Sega Megadrive 16-bit. Gli alieni pensano di invadere la terra e così Bart sarà chiamato a respingerli per salvare l’umanità. Nel suo viaggio è accompagnato dai suoi familiari, uno per livello, che lo aiuteranno al boss finale se riuscirà a prendere tutte le lettere che formano il suo nome. Per prendere le lettere, Bart deve compiere alcune azioni speciali (che non sono indicate, bisogna scoprirle!). Grafica e sonoro di livello molto alto, considerata l’epoca e la concorrenza. Soprattutto per i fortunati possessori di consolle a 16-bit. Tre tasti nella versione Megadrive: uno per saltare, uno per compiere azioni ed uno per usare gli occhiali ad infrarossi o gli oggetti che venivano raccolti. Un po’ macchinosa la selezione dell’oggetto da usare: il gioco doveva infatti essere messo in pausa e poi con il pad su o giù, si selezionava l’oggetto che ci serviva. Difficoltà mediamente alta, era difficile riuscire a finire il primo livello in breve tempo, serviva una bella dose di allenamento soprattutto per cercare tutti gli oggetti viola e capire come trasformarli in rossi. Presenti molti dei personaggi del cartone animato (ricordatevi che era il ’91, quindi tutti quelli classici), livello di madonne medio alto. E voi lo avete giocato? Raccontatecelo nei commenti e venite a giocarlo qui sotto nella pagina. Vi aspettiamo!