Eccoci alla terza ed ultima puntata di “Cabinati dimenticati”. In questo ultimo appuntamento vi racconto la storia di Tempest e di Q-Bert, due cabinati bellissimi accomunati da qualcosa di veramente innovativo: delle innovazioni tecniche davvero uniche.
Tempest aveva come controller uno spinner, ma il suo monitor racchiudeva un’importante prima volta: era un monitor vettoriale a colori! Finora infatti, erano stati solo in bianco e nero. Nessuna bitmap, tutto il gioco veniva disegnato al momento con un fascio di elettroni. Fantascienza? No, magie dei vecchi monitor. Aveva un’azione velocissima, proprio perchè ogni cosa veniva disegnata quando serviva e non occupava memoria, visto che ne aveva solo 64 di Kb disponibili.
Q-Bert ha in se tantissime prime volte. Innanzitutto la grafica in isometrico, vera novità per il 1982. Poi i comandi, che non dovevano essere immaginati come quelli normali, ma ruotati in diagonale, quindi non c’era il classico su-giù-sinistra-destra, ma diagonale destra su, diagonale destra giù e così via. Sullo schermo, i cubi erano vettoriali e disegnati al momento dal software che così risparmiava memoria.
E voi, li conoscevate? Raccontatemelo nei commenti e buona visione!